Tutti gli articoli di Anna Maria Froio

Staminali nella cura delle malattie autoimmuni

(Fonte: www.scienzattiva.eu)

Domada di:
Maria Vittoria Benvenuto – II F – “IPSSEOA SOVERATO”

Potrebbero le infusioni di staminali, nel sangue, essere usate per le cure delle malattie autoimmuni? Cosa succede nell’evoluzione delle malattie autoimmuni quando subentra la fase della remissione? Nella fase di remissione, come il corpo “ha riparato” i danni della malattia?

Risposta di:
FRANCA FAGIOLI
Esperto in Cellule staminali ematopoietiche e terapie nelle malattie del sangue. Specialista in Ematologia e in Pediatria, attualmente è Direttore della Struttura Complessa di Oncoematologia e Centro Trapianti dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.
(vedi profilo completo dell’Esperto)

Si definisce malattia autoimmunitaria (o malattia autoimmune) un’alterazione del sistema immunitario tale da comportare lo sviluppo di risposte immuni dirette contro componenti dell’organismo (“self”) in grado di determinare un’alterazione funzionale o anatomica del distretto colpito. Il concetto di malattia autoimmune infatti non coincide con quello di reazione autoimmune, dato che quest’ultimo fenomeno biologico è in realtà estremamente frequente nell’ambito delle normali funzioni di difesa assolte dal sistema immunitario; l’elemento distintivo della malattia autoimmune è piuttosto l’incapacità del sistema immunitario di spegnere i processi diretti contro il self al termine di una fisiologica risposta infiammatoria o di prevenirne lo sviluppo al di fuori di essa. Il processo di attacco autoimmune contro antigeni del self può essere confinato a singoli distretti, tessuti, organi o apparati o avere ricadute dirette o indirette sull’intero organismo (malattia sistemica). L’importanza della cura con le cellule staminali è dovuta alla loro capacità, ben documentata in letteratura scientifica, di avere un effetto immunomodulante ed in particolar modo immunosoppressivo. Questi risultati hanno portato ad effettuare studi e trials clinici su pazienti affetti da alcune patologie autoimmuni, osservando nei gruppi una ridotta mortalità dopo il trapianto di cellule staminali ed un rientro della sintomatologia con miglioramento dell’attesa di vita dei pazienti. In patologie come l’artrite reumatoide, la sclerosi sistemica e la demielinizzazione delle fibre nervose si è osservato un miglioramento dei sintomi con rimodellamento o rigenerazione delle strutture compromesse. Oltre a ciò si è potuto osservare anche un potente effetto anti-infiammatorio con recupero della funzionalità dei tessuti danneggiati. Partendo da questi presupposti, l’utilizzo di cellule staminali mesenchimali adulte in terapia è sicuramente una metodica che potrebbe portare a risultati di considerevole importanza nella cura delle malattie sistemiche autoimmuni, migliorando la qualità della vita ed eliminando cure farmacologiche ed effetti secondari derivanti sia dalla patologia sia dall’assunzione di farmaci, che nella maggior parte dei casi compromettono la funzionalità di organi importanti come fegato e reni. Si tratta purtroppo di patologie ad andamento cronico e quindi, per definizione, progressive. L’obiettivo del medico dev’essere quello di tenerle sotto controllo. Si caratterizzano per l’alternarsi spontaneo di momenti di riaccensione e di remissione. Durante le fasi di quiescenza, si seguono regimi terapeutici a basso dosaggio. Durante la fase di remissione, si ha un’attenuazione dei meccanismi che provocano danno e di conseguenza si assiste ad un ariduzione della sintomatologia.

  • Cellule staminali amniotiche

    a cura di:  Matteo Ingrati

    Le cellule staminali amniotiche  provengono dal liquido amniotico e possono essere ottenute tramite amniocentesi. Queste cellule hanno caratteristiche biologiche molto simili alle cellule staminali embrionali, ma non hanno le controindicazioni di tipo etico legate alla distruzione dell’embrione. Sono molte le patologie per le quali è prevista l’applicazione sull’uomo dei risultati della ricerca ottenuti: dalle malattie della retina, al diabete, alle malattie neurodegenerative, alla chirurgia ricostruttiva, alle malattie rare. Inoltre è stato dimostrato che le cellule staminali amniotiche possono addirittura ridiventare cellule staminali embrionali, con tutte le caratteristiche biologiche delle staminali embrionali ma senza i problemi etici e di stabilità genomica delle embrionali stesse.

    Staminali ottenute dal sangue del cordone ombelicale:
    Il sangue residuo della placenta e del cordone ombelicale  costituisce una fonte di cellule staminali emopoietiche adulte (sono cellule staminali che danno origine a tutte le cellule del sangue ).  Dal 1988 queste cellule staminali da cordone ombelicale sono impiegate per curare il morbo di Gunther, la sindrome di Hurler , la leucemia linfocitica acuta e molte altre patologie che interessano in particolare i bambini. Il sangue è raccolto dal cordone ombelicale – sia in caso di parto spontaneo che di taglio cesareo – facendo un prelievo (in circuito chiuso sterile) dalla vena ombelicale. Una volta raccolto, ne viene calcolato il volume e la quantità di globuli bianchi , che non devono essere inferiori, rispettivamente, a 60 ml e 800 milioni (la quantità dei bianchi minimi alla raccolta è spesso diversa da banca a banca, è però comunemente accettato il fatto che ad unità congelata non debbano essere inferiori a 800 milioni).

  • Cellule staminali adulte

    a cura di: Matteo Iannone e Vincenzo Battaglia

    Le cellule staminali, presenti in molti tessuti, sono le cellule che si  trovano  nel corpo degli esseri umani e degli animali  dopo la fase embrionale. Esse sono capaci di riprodurre delle cellule di ricambio per mantenere il sistema. Le cellule staminali adulte  sono fondamentali per il mantenimento in vita dell’ organismo e dei suoi tessuti. Tra le staminali adulte più importanti, scoperte fino ad ora, ci sono:
    1) Le staminali del midollo osseo, tra le quali si distinguono:
    * le ematopoietiche che hanno il compito di creare le cellule del sangue.
    * le mesenchimali che  generano ossa e cartilagine.
    2) Le staminali dell’ epitelio che  hanno il compito di produrre le cellule del nostro epitelio.
    3) Le staminali cerebrali che  provvedono al rinnovo di alcuni neuroni in alcune zone del cervello.. Vengono chiamate anche cellule staminali somatiche. Le cellule staminali adulte hanno due principali proprietà :
    * devono auto-rigenerarsi, cioè devono poter sostenere diversi cicli di divisione cellulare;
    * devono essere multipotenti cioè devono essere capaci  di generare altre cellule di tipologia diversa.
    Le cellule staminali adulte mantengono le loro proprietà di autorigenerazione per mezzo di due divisioni: asimmetrica e simmetrica. La divisione simmetrica genera due cellule figlie identiche che hanno le stesse caratteristiche delle staminali adulte. la divisione asimmetrica produce una sola cellula staminale, detta progenitrice, e una cellula differenziata.